30-set-77
|
La notte tra il 30/9 e 1/10
la DIGOS di Roma ferma 15 missini successivamente dichiarati in arresto.
L'accusa è di omicidio volontario, tentato omicidio e rissa aggravata.
I loro nomi sono: Cavallari Gabriele
, Briguglio Ilio
, Renda Claudio
, Romagna Giancarlo
, Leoni Silvio
, Leoni Alberto
, Accolla Dario
, Durante Luciano
, Pasquali Alberto
, Bragaglia Riccardo
, Ferdinandi Ferdinando
, Aronica Luigi
, Macrì Antonio
, Andriani Germana
e Perina Flavia.
|
4-ott-77
|
Viene arrestato Enrico
Lenaz
, attivista del MSI Monteverde pluridenunciato e confidente della polizia
|
6-ott-77
|
Il ministro degli Interni
Cossiga
, democristiano, rispondendo al Senato alle
interrogazioni sui fatti, ha preliminarmente effettuato il
“riconoscimento di rito” della capacità professionale e dello spirito
di disciplina delle “forze dell’ordine” e della “ferma azione di
collaborazione” della Procura della Repubblica di Roma
|
6-ott-77
|
Alle 21, circa un’ora
dopo i fatti di Balduina, due compagni di Monteverde incontrano Fioravanti
e
Alibrandi a Monteverde, in via Jenner, Alibrandi mostra la pistola che ha
nella cintura minacciandoli. I compagni denunciano il fatto alla
magistratura, incredibilmente i due non vengono collegati all’omicidio
di Walter
ma
denunciati per minacce ai due compagni. Successivamente verranno
ovviamente assolti. Anni dopo Cristiano Fioravanti confermerà l'accusa
dei due compagni.
|
22-ott-77
3-nov-77
|
Lenaz
viene
scarcerato
Andriani e Perini vengono scarcerate in libertà provvisoria,
precedentemente erano stati scarcerati Renda e Cavallari. |
17-dic-77
|
Il G.I. ordinava la
scarcerazione di tutti gli imputati per insufficienza di indizi ad
eccezione di Riccardo Bragaglia
trovato
positivo alla prova del guanto di paraffina.
|
23-giu-78
|
Viene scarcerato anche
Bragaglia perché l’accertamento del guanto di paraffina deve
considerarsi nullo per mancato avviso dello stesso ai suoi difensori.
|
14-feb-80
|
Il G. I. Nostro
proscioglie
i missini dall'accusa di omicidio volontario e tentato omicidio e viene
disposto il rinvio a giudizio per rissa aggravata per Briguglio Ilio
, Romagna Giancarlo
, Leoni Silvio
, Leoni Alberto
, Accolla Dario
, Durante Luciano
, Pasquali Alberto
, Bragaglia Riccardo
, Ferdinandi Ferdinando
, Aronica Luigi
, Macrì Antonio
, Andriani Germana
, Perina Flavia
, Lenaz Enrico
e Insabato Andrea.
|
mar-81
|
Durante gli interrogatori
per le indagini sui gruppi di destra per banda armata, degli imputati
(Claudio Di Mango
, Flavio Serpieri
, Patrizio Trochei
) avevano indicato in uno dei fratelli
Fioravanti o in Alibrandi
lo
sparatore del 30 settembre 1977.
|
8-apr-81
|
Viene arrestato Cristiano
Fioravanti
|
13-apr-81
|
Cristiano Fioravanti
dichiara
ai giudici di essere stato presente ai fatti di viale Medaglie d'Oro, di
essere armato di una pistola cal. 7,65 non funzionante fornitagli da
Massimo Sparti
, accusa Alessandro Alibrandi
di
aver sparato alcuni colpi di pistola con una Beretta mod. 34 cal. 9 corto senza numero di matricola,
prelevata da Fernando Bardi
.
|
apr-81
|
Dopo le dichiarazioni dei
pentiti la Procura della Repubblica apre un nuovo procedimento penale
contro Fioravanti
Cristiano
, Alessandro Alibrandi, Massimo Sparti
e
Fernando Bardi
. trasmetteva gli atti al G.I. richiedendo
l’emissione del mandato di cattura per i primi tre. Il G.I. emetteva
mandato di cattura per Fioravanti
e
Sparti
mentre,
nonostante fosse il principale accusato, spediva comunicazione giudiziaria
all’Alibrandi
.
|
25-giu-81
|
Fioravanti
, nuovamente interrogato dai magistrati,
dichiara che la pistola che deteneva il 30 settembre non era funzionante
perché dopo aver sparato il primo colpo si inceppava, che per il giorno
dei fatti si prevedevano scontri e qualcuno del suo ambiente aveva detto
che occorrevano armi, che la pistola cal. 9 dell'Alibrandi
, dotata di impanatura per il silenziatore,
probabilmente utilizzata per i fatti di via Acca Larenzia e
successivamente ritrovata dalla polizia. Afferma che non era accanto ad
Alibrandi
e
di non averlo visto sparare, sa che Alibrandi
ha
sparato solo perché lo stesso si
è confidato con lui. Inoltre dichiara che altri missini erano armati.
|
1-lug-81
|
Ulteriore interrogatorio
del Fioravanti
che
precisa alcune dichiarazioni precedenti, tra le quali l’utilizzo della
pistola cal. 9 dell’Alibrandi
data
da quest’ultimo ad un ragazzino dell’Aurelio per utilizzarla nei
disordini di via Acca Larenzia, il ragazzino l’avrebbe sepolta in un
vaso del cortiletto davanti alla sez. del MSI di via Acca Larenzia.
Insieme all’Alibrandi
si
sono recati a via Acca Larenzia per recuperarla ma non l’hanno trovata,
presumendo quindi che era stata ritrovata dalla polizia. Non ricorda il
nome del ragazzino ma era presente quando Alibrandi
l’ha
consegnata al giovane missino.
|
7-lug-81
|
Viene finalmente emesso
mandato di cattura nei confronti di Alessandro Alibrandi
per
l’omicidio di Walter Rossi
, Alibrandi
ovviamente
si era reso irreperibile.
|
5-dic-81
|
Alibrandi
muore
in uno scontro con la polizia.
|
31-mar-82
|
Il G.I. Nostro
emetteva
sentenza istruttoria di non luogo a procedere nei confronti di Alibrandi
perché
deceduto, rinviando a giudizio Cristiano Fioravanti
, Massimo Sparti
e
Fernando Bardi
per
i reati concernenti le armi.
|
17-giu-82
|
Il Tribunale penale di Roma
Sez. 3 condanna Cristiano Fioravanti
a 9
mesi di reclusione e 200.000 lire di multa per i reati concernenti le
armi, dichiarava la propria incompetenza per i reati più gravi
trasmettendo gli atti riguardanti Cristiano Fioravanti
alla
Procura della Repubblica presso il tribunale minorile di Roma.
|
7-mar-83
|
I difensori della famiglia
di Walter Rossi
chiedono
la riapertura delle indagini in riferimento alle dichiarazioni di
Fioravanti
.
|
22-mar-83
|
Il Sostituto Procuratore
della Repubblica Alberto Macchia
rifiuta
la riapertura della inchiesta.
|
12-apr-83
|
Cristiano Fioravanti,
nell’udienza del processo per rissa dei missini presso la sez.1 del
Tribunale di Roma, indicava in Alessandro Alibrandi l’autore dei colpi
di arma da fuoco che uccisero Walter Rossi, dichiara che erano giunti nel
primo pomeriggio dinanzi la sez. missina con compiti di copertura e che
sia lui che Alibrandi
erano
armati. Nella sez. era presente il segretario Sandro Di Pietro
insieme
ad altri missini.
Dichiarò inoltre che
Alibrandi
aveva
sparato 2 colpi indicando nel lancio di lacrimogeni della polizia
l’origine delle altre detonazioni. Escludeva che altri missini fossero
armati oltre lui stesso e Alibrandi
.
In precedenza, in una
riunione tenutasi all’interno della sede missina di Monteverde vennero
presi accordi con Alibrandi
, Laganà
e
Lenaz
, presente lo stesso Fioravanti
, alla fine di predisporre azioni armate simili
a quella avvenuta il 30 settembre 1977.
|
12-mag-83
|
Il Tribunale Penale di Roma assolveva tutti gli imputati dal
reato di rissa e considerate le dichiarazioni del Fioravanti
concernenti
l’omicidio (che avrebbero giustificato una riapertura
dell’istruzione), trasmetteva gli atti al P.M.
<<......
- per ragioni logiche di tattica elementare - ha spiegato sempre il
Fioravanti
- tutti i componenti del
gruppo dovevano osservare comportamenti tali da garantire la loro
incolumità, ma sopravanzando tra l’altro, al momento decisivo, lo
sparatore; - di qui la necessità che gli stessi componenti venissero
preventivamente e per tempo avvisati della presenza degli “armati”,
come, quel giorno, fu fatto da lui personalmente (nella verbalizzazione è
stata omessa la frase pronunciata dal Fioravanti
“mi misi a disposizione dal primo pomeriggio”, ma la
circostanza risulta implicitamente dalla sua asserzione in merito alla
“conoscenza”, da parte degli altri, degli “armati”). Deve
concludersi che i componenti del gruppo sapevano che qualcuno avrebbe
sparato o, quanto meno, che avrebbe potuto sparare........>>
“Le
dichiarazioni del Fioravanti
, dunque, se da un lato confermano
l’insussistenza della rissa (come sostenuto da molti dei difensori degli
imputati), dall’altro meritano in altra sede un ulteriore
approfondimento ed una nuova valutazione, interessando le originarie
contestazioni del delitto di omicidio o la previsione di altri gravissimi
reati contro la persona; dichiarazioni costituenti nuove prove,
suscettibili di sviluppo, utilizzabili, allo stato, per eventuali richieste di riapertura dell’istruzione
ai sensi dell’art. 402 C.P.P. ...”
|
1-giu-83
|
Il G.I. rigettava
l’istanza di riapertura dell’istruzione e ordinava la trasmissione
degli atti al tribunale per i minorenni
|
8-giu-83
|
In base alla sentenza del
12 maggio 1983, si restituiva il
fascicolo alla Procura della Repubblica
|
26-apr.85
|
Il P.M. richiedeva
emissione del decreto di archiviazione
|
10-mar-88
|
Il G.I. decideva
l’archiviazione.
|
7-nov-90
|
Il Tribunale dei minori di
Roma condannava Cristiano Fioravanti
alla
pena di un anno di reclusione e 500.000 lire di multa per i reati
concernenti le armi, la ricettazione delle stesse e per detenzione di
munizioni
|
4-ott-97
|
L’associazione “Walter
Rossi
” richiede
l’apertura delle indagini.
|
20- ot
t.98
8-giu-2001
|
La Magistratura riapre
l'inchiesta sull'assassinio di Walter Rossi
Udienza preliminare del Tribunale per i minorenni di Roma per decidere sulla
richiesta del P.M. Floquet
di rinvio a giudizio per Cristiano Fioravanti
per l’omicidio di Walter Rossi .
|